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poesia italiana e varia letteratura a cura di Conversazione0

Notte Stellata - Van Gogh 

Partenza

 

-         sella il cavallo , devo partire

-         bene signore, per andare dove?

-         lontano, molto lontano, lontano...

-         quante provviste, signore?

-         nessuna, il viaggio è tanto lungo che dovrò trovarmi per strada il nutrimento, per arrivare al termine

-         ma qual’è la meta, signore?

-         via da qui...

 

Via da qui, via da qui...

 

Uno fra i molti,

                             mistero

di tutti

            Piangeva

pregustando alla bisogna

nostalgia, mancanza

 

Nessuna mercanzia nella bisaccia

ma, riflessa dallo specchio,

la faccia di chi dispera

 

Passò la curva, l’orizzonte

senza lasciare traccia

                                   “partenza”

ce l’aveva scritto in fronte

 

E’ per fuggire che si parte

una sera a primavere

verso il mirabolante mistero della notte,

per non vedere oltre le carte

che nascondiamo in mano,

verso rotte impensate

dove poter essere

ciò che davvero siamo

per non guardare

la ragnatela dell’inganno in cui viviamo

andare è esser ciechi all’usuale immondo

se manca uno non sarà certo il finimondo

nessuno che senta la mancanza

....via.... L’assoluta essenza

della tragedia che nominiamo essenza

o soltanto vista

c’è sempre un’altra pista

c’è sempre un’altra pista

dopo una partenza