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14 dicembre 2013 - Qui Quo Qua Restaurant

Ritratti in versi Qui Quo Qua

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Di seguito, le poesie scritte finora


 

QUI QUO QUA

 

 

 

L'immagine ce l'hai tu,

 

fra le mani, negli occhi

 

che guardano laggiù

                                  - fra gli gnocchi

 

e le cipolle.

 

                Non si girano le spalle

 

al cibo buono:

 

                     altrimenti Giove

 

prima ti fulmina, piove

 

                                 e fa scattare il tuono.

 

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

15/11/2013


 

Immagine: girasole

 

(Lo Chef)

 

 

 

Loris,

 

verso la luce,

 

                    verso l'altezza

 

che conduce

 

                    ove la brezza

 

                                         avvampa,

 

erompe.

 

             Il girasole è la rampa

 

di lancio della vita,

 

della speranza

 

                     che non corrompe

 

ma innalza

 

                  la posta, la partita.

 

 

 

Un fiore fra tanti,

 

                          un fiore che guarda:

 

e la disillusione fra i guanti

 

che però, adesso, tarda.

 

 

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

 

15/11/2013

 


 

Immagine: bambini che giocano

 

 

(Il Pizzaiolo)

 

 

 

 

 

Jonatan,

 

quei bambini che giocano,

 

corrono, camminano

                                  - amano

 

nel loro modo tenero,

 

infantile: uno spazio di vero.

 

 

 

Rumori di parole articolate,

 

stridi come d'uccelletti:

 

memorie visitate

 

                         che fuggono sui tetti.

 

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

 

15/11/2013

 

 


 

Immagine: viaggio in macchina

 

 

(La Cameriera)

 

 

 

Machaela,

 

a ruote e benzina

 

                            niente è più come prima.

 

Automobile come casa, famiglia

    - viaggio fra la fanghiglia umana

     coi suoi gusti, odori, sapori.

 

 

 

La trama degli amori.

 

 

 

E poi ricordi di viaggi

 

da fare ancora:

 

come dicono i saggi

 

la memoria

 

                  è ora.

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

15/11/2013

 


 

Immagine: una farfalla

 

 

(L'aiuto di sala)

 

 

 

 

 

Marco,

 

sbattere d'ali

 

                   come un volo

 

di libertà.

 

              Si sa

 

cosa c'è oltre il cielo,

 

il paesaggio dietro i pali.

 

 

 

La farfalla vola a scatti,

 

più ci provi e meno l'acchiappi

    - come la libertà

                            come un sole senza schermo,

 

come te che nella vita

 

                                 non puoi star fermo.

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

15/11/2013

 


 

Immagine: una strada bianca

 

 

(L'aiuto in cucina)

 

 

 

 

 

Alessia,

 

lo schermo bianco da lasciare intatto,

 

la strada di neve,

 

                          lo scampo

 

dove riposarsi e gioire.

 

 

 

Tutto bianco, tanta purezza

 

da desiderare; l'assenza

 

dell'affanno di ogni giorno

    - un bianco dove andare

 

prima di fare ritorno,

 

prima di amare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

 

15/11/2013

 


 

Immagine: una zebra

 

 

 

 

 

Mirella,

 

a strisce nere

 

               come nella foresta,

 

celata, nascosta

 

–       a mìmesi vere

 

come se sempre fosse festa.

 

 

 

Vedere la vita tutta in una volta,

 

una tigre

 

             –  feroce ma innocua,

 

che osserva e pigra

 

fra le piante

 

                     e, vacua,

 

aspira a ruggire,

 

                    a farsi scoprire!

 

 

 

Una striscia alla volta,

 

un pelo morbido da carezza,

 

una rivolta

 

               di un'esistenza

 

che punta all'altezza.

 

 

 

 

 

Simone Bogi

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

 

14/12/2013


 

Immagine: l’ultima cena, affresco di Leonardo

 

 

 

 

 

 

 

Maria Pia,

 

the last supper

 

                   –  ma nessuna cena

 

è mai ultima e, quando lo fosse,

 

mai lo si saprebbe.

 

 

 

La pena

 

          non è nel cibare

 

corpo e anima con le rosse

 

lamine del desiderio:

 

                              è la febbre

 

del tradimento

 

                    quando dòmina per davvero.

 

 

 

La cena divina ci fa ebbre

 

di altra cena, d'altra vita:

 

Leonardo e la sua partita

 

da ammirare, giocare, mangiare,

 

contemplare.

 

               Vivere ogni pasto

 

come fosse l'ultima cena,

 

come se la pena fosse in fuga,

 

come se il peccato fosse casto.

 

 

 

Simone Bogi

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

 

14/12/2013

 

 


 

Immagini: le ali di Icaro

 

 

 

 

 

 

 

Enrica,

 

per volare

 

               si crede che servano ali:

 

come se per sognare

 

                              servisse fegato e reni.

 

 

 

Ma se vali,

 

               se il sogno è potente

 

e l'immagine e il suo gusto

 

fermano i treni

 

                     – allora e solo allora

 

la lente della mente

 

regge tutto il busto.

 

 

 

E così che si vola,

 

                         con un niente

 

di fede, speranza e carità,

 

con una straordinaria

 

                              semplicità.

 

 

Simone Bogi

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

 

14/12/2013

 

 

 

 


 

Immagine: un albero secolare

 

 

 

 

 

Silvia,

 

il secolare, altissimo,

 

                              vecchissimo ossesso.

 

Niente di più profondo

 

nell'alto e nel basso,

 

niente di più, in fondo,

 

d'un legno vecchio.

 

 

 

Ma il passo

 

               dei suoi anni,

 

i suoi nodi e modi,

 

i suoi affanni

 

               sono indescrivibili.

 

 

 

Desideri impossibili

 

perché l'albero ha sofferto,

 

a modo suo vissuto

 

seppure all'aperto;

 

                         come tessuto

 

solo il firmamento.

 

 

 

Guarda, Silvia, la contraddizione

 

fra la sua eternità

 

                         ed il momento

 

in cui la tua emozione

 

sa la sua saggezza e verità.

 

 

Simone Bogi

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

 

14/12/2013

 

 

 

 


 

Il soggetto sono i primi avventori del ristorante

 

 

 

 

 

Essere primi,

 

                    non so se timidezza o cortesia,

 

non è stare in disparte:

 

è mostrare una fantasia,

 

                                   una voglia.

 

 

 

Mi faccio da parte,

 

                         come discreta foglia

 

d'autunno

 

               che cade.

 

 

 

Quella volta all'anno,

 

però, che vi ho visto mangiare

 

in compagnia, in un avvento

 

di avventori

 

              – quella volta

 

ho sognato che è come amare

 

in una sera di sabato sera a quest'ora.

 

E allora,

 

          vorrei che per i futuri

 

questa cena ve la ricordiate

 

più di una volta

 

se ci pensate.

 

 

Simone Bogi

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

 

14/12/2013

 

 


 

Conviviale

 

 

 

 

 

Una pizza, una conversazione

 

                                             - mezzo litro d'emozione

 

 

 

Un amico di vecchia data,

 

una storia andata,

 

                         ma ripresa e ritornata.

 

 

 

Dopo tanto, essere qui

 

nel vivere e conviviare.

 

 

 

A tre passi da lì,

 

                         dal resto della vita,

 

da una partita

 

                    ancora di giocare.

 

 

Simone Bogi

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

 

14/12/2013

 

 

 

 


 

Lui per Lei

 

 

 

 

 

Io e te, stasera

 

                     – atmosfera

 

da mangiare

 

                    come ti mangerei

 

per amare.

 

 

 

               Tu sei

 

il pane che mangio, l'aria che respiro,

 

sei la biro

 

               con cui scrivo nell'universo

 

le parole che ti devo.

 

                              Sei il verso

 

di tutte le poesie, sei la storia

 

dal medioevo al  nostro tempo:

 

sei la passione del lampo!

 

 

Simone Bogi

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

 

14/12/2013

 

 


 

Lei per Lui

 

 

 

 

 

Di lui

 

     so tutto

 

–      se lo guardo negli occhi.

 

 

 

Poi

 

     coglieremo il frutto

 

d'una partita a scacchi

 

di passione.

 

 

 

Per ora è stare con te,

 

mangiare insieme, condividere

 

il tempo perché

 

                    tutto il resto

 

non è vivere.

 

 

Simone Bogi

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

 

14/12/2013

 

 

 

 


 

Maccari

 

 

 

 

 

Da sensibili all'arte

 

                         m'aspetto un pegno:

 

una parte

 

               da interpretare sempre

 

nel regno

 

               dell'immaginazione

 

dalle forte tempre e tinte.

 

 

 

È il segno

 

               dell'emozione nell'immagine,

 

fra le sue vere e forti finte

 

che rappresentano un sogno

 

di colori

 

          dall'accumulo dei dolori.

 

 

Simone Bogi

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

 

14/12/2013

 

 

 

 


 

In due

 

 

 

 

 

Tra una parola ed uno sguardo

 

un brindisi moderato,

 

l'azzardo

 

          di essere insieme

 

                                     – ancora – la scommessa

 

del passato

 

               da ricostruire e un seme

 

da gettare

 

          per la prossima scommessa

 

 

 

quella di amare.

 

 

Simone Bogi

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

 

14/12/2013

 

 

 

 


 

Immagine: una distesa di neve

 

 

 

 

 

Irene,

 

la candidezza dei fiocchi a terra,

 

negletti, vittime della guerra

 

degli elementi che li ha abbattuti!

 

 

 

È anche la coperta – bianca -

 

dell'universo che avvampa

 

e cela nuova vita.

 

 

 

Agli occhi riposo, alla partita

 

il fischio della fine:

 

e contemplare, qui, una neve

 

dalla finestra, una nave al porto:

 

dimenticato il fiato corto

 

coperto anch'esso

 

dal freddo della mani:

 

la neve prima e dopo

 

lo stesso domani.

 

 

Simone Bogi

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

 

14/12/2013

 

 


 

Immagine: l’orizzonte fra cielo e mare

 

 

 

 

 

Luca,

 

nell'azzurro

 

               annega, sommerge

 

l'allegra brigata della vita.

 

 

 

Coltello nel burro

 

                         che converge

 

su un domani che invita

 

a navigare in quello spazio

 

dove è impossibile distinguere

 

lo strazio e l'amore,

 

                              la differenza

 

tra mare e terra – lo stesso colore.

 

 

 

Guardare verso il cielo

 

è la speranza, il respiro profondo

 

che spesso toglie un velo

 

al girotondo

 

               di tutti i giorni.

 

 

Simone Bogi

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

 

14/12/2013

 

 


 

Immagine: il gatto

 

 

 

 

 

Rossella,

 

nel pelo lucido, tigrato,

 

fusa da accarezzare

 

e senso grato

 

                    di casa!

 

 

 

Batuffolo da amare,

 

                              curare

 

come fosse te.

 

                   

 

                    Piccolo carnivoro,

 

feroce per scherzo – e fusa.

 

 

 

Un essere vivo che usa

 

andare e tornare

 

                         da un'altezza all'altra,

 

da una scaltra fuga

 

                         ad un furbissimo agguato.

 

 

 

Una ruga sul divano è il segno

 

che qui, mio gatto, ci sei stato.

 

 

Simone Bogi

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

 

14/12/2013

 

 


 

Immagine: il deserto

 

 

 

 

 

Andrea,

 

il confine non c'è fra una terra e l'altra,

 

non si distingue nella sabbia:

 

la rabbia

 

          sopisce nel sorriso

 

dello Djin – e pare di vedere

 

un viso

 

          come il miraggio nel deserto.

 

 

 

Lo dovremmo sapere

 

che fra il certo e l'incerto

 

c'è solo quel granello,

 

quel silicio

 

               che un anello dopo l'altro

 

lega tutto: passato, futuro

 

e il liscio e il ruvido

 

                    delle superfici.

 

 

 

Qui dimentichi il brivido dell'inverno

 

e in questo calore che sfuma i contorni

 

senti i benefici

 

                    di vivere davvero,

 

di vivere all'interno

 

di qualcosa che somiglia al vero.

 

 

Simone Bogi

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

 

14/12/2013

 

 


 

Immagine: il mare

 

 

 

 

 

Marsuela,

 

l'onda che risacca

 

e sullo scoglio agogna

 

–      il mondo in una sacca

 

da portare in spalla.

 

 

 

Il rumore dei flutti

 

spazza tutti

 

               i deliri e delusioni,

 

rende tollerabili le attese

 

e, agli occhi, le illusioni.

 

 

 

Non ci sono difese

 

al dolore del mare

 

                          – tranne quello di amare.

 

 

 

Quell'azzurro d'acque e di spume

 

è il fiume

 

          dell'esistenza

 

                              che avanza.

 

 

Simone Bogi

 

Ristorante Qui Quo Qua, Colle Di Val D'Elsa

 

14/12/2013